Il primo riso invecchiato in Italia lo abbiamo trovato nella pianura
di Vercelli, la patria del riso italiano, dove la lunga tradizione risicola ha creato un prodotto unico al mondo: il Riso Acquerello!
Piero Rondolino, produttore di riso da innumerevoli generazioni, spiega il suo processo di lavorazione e allora comprendiamo il perché della sua eccezionalità. Questo processo, brevettato, è frutto della lunga sperimentazione della stessa famiglia Rondolino e mette insieme antichi strumenti e tecniche innovative. Innanzitutto il risone è fatto invecchiare da un minimo di un anno a un massimo di sette: in questo modo le proprietà organolettiche e nutritive si perfezionano nel tempo. Quindi si passa alla raffinazione, compiuta in modo lento e delicato così che i nutrienti non si perdano: al contrario, grazie alla lenta azione meccanica penetrano in profondità nel chicco e lo arricchiscono.
Ed infine, la ciliegina sulla torta. Normalmente con la raffinazione il chicco perde la gemma, cioè la parte embrionale, che è la più ricca di
amminoacidi, sali minerali e vitamine. Ma nel riso Acquerello la gemma viene recuperata e reintegrata nel chicco, sempre con procedimento meccanico: così il prodotto avrà le caratteristiche nutritive del riso integrale, ma con le proprietà di un carnaroli, più capace di assorbire i condimenti e i sapori.
Vi aspettiamo a TheTaste, Domenica 30 Marzo dalle ore 19,30 per assaggiare questo riso ineguagliabile…! Al Teresa ristorante dal 1968 un grande ospite d’onore, Piero Rondolino, il fondatore dell’azienda, con i suoi racconti e curiosità sul riso più buono che c’è!!